giovedì 29 gennaio 2015

FATTO E PENSATO IN ITALIA #3

Non solo design per arredare la casa..... Gli anni '50 hanno dato il via ad processo creativo, che ormai è  irrefrenabile, si inizia a rendere stilosi e belli non solo i complementi d'arredo, ma anche oggetti che hanno funzioni diverse per la vita di tutti i giorni.  


LA VESPA  (1946)

"Si chiama così  per la sua vita sottile e per la struttura aerodinamica, come quella del'insetto. La sua forma suscita meraviglia negli italiani : non si vede il motore, le piccole ruote sono seminascoste, il parafango anteriore è sormontato dal fanale  e quello posteriore sfiora il fondo stradale. I giovani ne fanno subito una sorta di status symbol generazionale."   
(cit. Il design in Italia)

 







( Designer Corradino D'Ascanio)


LETTERA 22 (1950)
Da dove nasce il notebook 
"Leggera e compatta , facile da trasportare, amata dai giornalisti  e da chi aveva necessitià di scrivere in bella ovunque..."








(Designer Marcello Nizzoli con Giuseppe Beccio)


MIRELLA (1957)

"Sintesi perfetta di una ricerca volta a risolvere con il disegno le relazioni fra macchina, spazio e funzione. Nata in anni che vedono un incremento del lavoro domestico femminile e una crescente meccanizzazione dell'antica arte del << TAGLIO E CUCITO>>, MIRELLA  è stata definita l'interpretazione scultore della macchina per cucire."     ( cit. Il design in Italia)




Designer Marcello Nizzoli 



Buon week end e alla prossima settimana con FATTO E PENSATO IN ITALIA 
Sara 




                                                                                                                     (Fonte immagini pinterest) 











                                      

lunedì 26 gennaio 2015

STORES THAT I PREFER


Anni fa ho vissuto a Parigi per un periodo e non posso negarlo, è stato un momento di grande ispirazione, ho scoperto passioni che non credevo di avere e soprattutto ho imparato a "coltivarle".
La cosa più bella è stata, che ho capito, che "se e quando" un giorno non vorrò più fare l'architetto, aprirò il mio FLOWER SHOP.
A Parigi, come in tantissime altre città, ne ho trovati e a quel punto scrutati, di spettacolari, pero a Parigi ho trovato l'unione esatta della mie necessità.
Un flower, book, coffee, shop. Potevi entrare in quel negozio con varie motivazioni e respiravi dal profumo dei fiori, a quello dei libri al quello di caffè, ti potevi sedere sul divano bere un caffè e leggere un libro, magari mentre il tuo mazzo di fiori era in preparazione; oppure la mattina ti fermavi a fare colazione, e il verde che avevi intorno a te rendeva meno traumatico il tuo risveglio.
L'atmosfera che si riesce ad avere da fiori e piante non è riproducibile con niente, i fiori ti coccolano, ti rilassano e aumentano l'ossigeno che intorno a te. 
Riuscire ad acquistare fiori e libri nello stesso momento credo sia dia una grande soddisfazione, forse perché sono le cose che preferisco, e poterle trovare in un ambiante unico mi esalta, ma pensi che sia i fiori che i libri, siano due elementi che arredano la nostra casa e la nobilitano.
Librei e negozi di fiori, be entrerei solo in questi  spazi, la loro bellezza sta nel fatto che spesso sembrano e ti accolgono come delle case ed è quella la formula vincente, l'elemento di spontaneità che attira me come tanti altri.
In molti di questi negozi io ci vivrei e da questi spesso prendo spunti per i miei progetti, per dare alle abitazioni sapori di rose o peonie.
L'esortazione che vi faccio è di usare i FIORI, LE PIANETE E I LIBRI, come veri e proprio elementi di arredamento.






 

   

 



 



















Buona settimana 
Sara


fonte immagini pinterest