venerdì 6 marzo 2015

PER GLI OCCHI SEMBRA CASUALE, MA NON LO È


Ogni oggetto in casa ha un suo scopo ed un suo ruolo, niente è li per caso, anche se l'obbiettivo è far sembrare che lo sia….
Le case museo sono impersonali e invivibili almeno che non siate la Regina Elisabetta con il corteo di servitù che vi segue in ogni stanza, per riordinare e sistemare ciò che voi usate nel quotidiano. Onestamente non farebbe per me, a casa mia voglio poter fare casino e magari mettere in ordine il giorno dopo. Questo aspetto della vita di ciascuno però va, generalmente, di pari passo anche con le scelte stilistiche e di arredamento che facciamo, o di quei consigli o progetti che accettiamo dall'architetto.
Preferire un pavimento di legno o di ceramica, è un indizio, come lo è, la presenza di alcuni pezzi vintage all'interno delle vostre mura, oppure tende si o tende no, tappati, quadri, o foto, sparse per casa alla rinfusa. Ogni oggetto ha la sua posizione il suo colore, essi parlano di voi e di quello che sentite, le lampade che scegliete il colore della luce che prediligete, calda fredda ,neutra. Insomma le case sono un nostro proseguimento, ogni sfumatura, ogni piccolo dettaglio è frutto del nostro sentire e del nostro volere.

Questa casa unisce il legno, il vintage, il bianco, il verde , le tinte accese e tenui, è un unione perfetta di quello che secondo me è il concetto di accogliente, di vivibile, di semplice, ma non avvio, dove tutto sembra li per caso, ma in fondo non lo è. Ogni oggetto interagisce con l'altro, i materiali, le finiture, creano un insieme leggero, preciso e estremamente rilassante.






















Buona settimana Sara 


( fonte immagini pinterest ) 



martedì 3 marzo 2015

FATTO E PENSATO IN ITALIA # 6

Ancora '60 e non finisce qui…..


TS 502 1965 
MARCO ZANUSO, RICHARD SAPPER

TS 502 è la risposta concreta alla crescente domanda di consumi radiofonici nell'Italia degli anni '60, nel giro di pochi anni il totale delle ore di trasmissione radiofonica della RAI passa da 13.655 ore annue del 1961 alle 17.000 ore del 1965.















Spider 1965 
JOE COLOMBO

L'idea di partenza è quella di creare una lampada che serva non a illuminare genericamente l'ambiente, ma un punto preciso di esso.
Joe Colombo pensa a un unico corpo illuminante che possa essere montato su diversi supporti(tavolo, parete, soffitto), oggetto orientabile in più direzioni. Una lampada che nella semplicità dei suoi elementi COMBINABILI consente diverse possibili applicazioni. "Spider" risponde perfettamente alle esigenze di razionalizzazione e di praticità che attraversano l'ITALIA nella metà degli anni '60.






CIFRA 3 
GINO VALLE UFFICIO PROGETTI SOLARI

Cifre e numeri che scattano e si susseguono. Cifra 3, orologio da tavola a palette, in resina termoplastica ABS, con movimento al quarzo. Un orologio che semplifica la comunicazione, che rende piu immediata la diffusione di informazioni.
" a pensarci ora sembrano cose ovvie, ma allora erano grandi conquiste.






SUPERONDA  1967 
ARCHIZOOM ASSOCIATI
(ANDREA BRANZI, GILBERTO CORRETTI, PAOLO DEGANELLO, MASSIMO MOROZZI)

Un parallelepipedo in poliuretano rivestito in tessuto plastificato lucido, diviso in due parti da un taglio sinusoidale. La sinusoide riproduce le increspature delle onde del mare con un gusto POP e un effetto molto grafico che ricorda un motivo ricorsivo dell' ARTE PSICHEDELICA.
Uno dei primi esempi di mobili senza scheletro, si tratta di un oggetto che costituisce ,sul piano formale, uno degli esempi più provocatori di insofferenza e di ribellione verso  "L'ESTABLISHMENT IL GOOOD DESIGN"







BLOW 1976
DES PAS, D'URBINO, LOMAZZI

La prima POLTRONA INTERAMENTE GONFIABILE che mette in discussione l'idea di poltrona, in quanto oggetto pesante, solido e permanente e ne fa letteralmente un mobile leggero, economico, facilmente spostabile e riponibile in poco spazio.
Una poltrona che nella sua trasparenza panciuta, è il simbolo del desiderio di comfort di un' ITALIA che dopo il boom economico dei primi anni '60 comincia a SPERIMENTARE I PIACERI DEL BENESSERE DI MASSA.




LESBO 1967
ANGELO MAGISTRETTI


Lesbo rispecchia le caratteristiche formali e funzionali che il progettista applica a quasi tutti i suoi lavori.. << la volontà di concentrare tutti gli elementi frammentati di cui un oggetto è costituito in un insieme organico di plastica continua>> " Giuliana Gramigna Ottagono n.3 1966.







  testi citati da: Il design in Italia   

Buona settimana Sara

(fonte immagine pinterest)