giovedì 22 gennaio 2015

FATTO E PENSATO IN ITALIA #2


Siamo ancora negli anni '50 dove finalmente le persone "tirano un sospiro di sollievo", ora ci si può dedicare anche al bello, ora possiamo pensare anche a ciò che ci piace e non solo a ciò che ci è di vitale necessità.

LA LADY 1951

Dopo i primi esperimenti condotti da PIRELLI sulla gommapiuma, con l'aiuto di MARCO ZANUSO, nasce nel 1951 L'ARFLEX azienda specializzata nella produzioni di imbottiti e arredamento. Casa produttrice di complementi di arredo che hanno scandito la storia del nostro design.







LA SUPERLEGGERA 1951-1957

<< E' cosi leggera si solleva con un dito >> diceva la pubblicità dell'epoca.
GIO PONTI
<< CREANDO LA SUPERLEGGERA HO ESEGUTIO IL PROCESSO PERENNE DELLA TECNICA CHE VA DAL PESANTE AL LEGGERO: TOGLIENDO MATERIA E PESO INERTI, IDENTIFICANDO AL LIMITE LA FORMA CON LA STRUTTURA, SAGGIAMENTE E SENZA VIRTUOSISMI, CIOE'RISPETTANDO ALLO STESSO TEMPO LUNITA' E LA SOLIDITA' STESSA.










CUBO 1957

A cosa serve un posacenere? 
A spegnere bene le sigarette ed a raccoglierle, in più, finquando non lo svuoti, ti ricorda quanto hai fumato.
BRUNO MUNARI affronta la questione, come dicevo prima, non solo dal punti di vista FUNZIONALE, ma da quello ESTETICO, rendendo l'oggetto elegante e sofisticato. UN CUBO, il poliedro più puro e perfetto che ci sia, quindi la forma più bella in assoluto, che nasconde i mozziconi e le loro colpe.




MEZZADRO 1957

Mezzadro dei Fratelli ACHILLE E PIERGIACOMO VCASTIGLIONI

Il mezzadro è la dimostrazione di come l'assemblaggio ironico e funzionale di parti industriali preesistenti, possano dare origine ad un nuovo prodotto interamente serializzabile. Caratteristica vincente in questi anni del BOOM ECONOMICO.








Buon Weekend Sara


fonte immagini pinterest


   




lunedì 19 gennaio 2015

INDUSTRIAL STYLE

THE INDUSTRIAL STYLE

Da dove nasce e dove ci porta.
lo stile industriale nasce dalla riqualificazione e ristrutturazione di vecchie fabbriche e capannoni, un tempo destinati alla produzione industriale. Aree urbane che in seguito alla dismissione degli impianti sono state trasformate in nuove aree residenziali. La progettazione interna e l'arredamento di questi spazi non cerca di stravolgere la natura del luogo, ma al contrario vuole conservare la sua struttura originale.
Gli insegnati in questo caso, sono stati gli americani, specialmente i newyorkesi, recuperando zone della città che urbanisticamente ero dedicate alle industrie e una volta abbandonate sono state trasformate in appartamenti, che sono diventati richiestissimi. La zona urbana ha acquistato lusso e pregio...
Le caratteristiche di questi spazi sono le ampie vetrate e infissi metallici, i mattoni a vista e soffitti altissimi, arredi vintage e travi in legno. Gli arredi che prima riempivano le fabbriche vengono riciclati in modo creativo per essere riutilizzati come complementi d’arredo dal fascino vintage in quelle che poi sono diventate case. 
Arredare un loft seguendo uno stile industriale significa rinunciare alle superfici rifinite e scegliere materiali grezzi, dal look di fabbrica.
In questo tipo di arredo giocano un ruolo fondamentale anche i complementi come i mobili in acciaio, i faretti led, le lampade e i lampadari che ricordano quelle tipicamente usate nelle fabbriche ed ovviamente indispensabile è un mobilio dall'aspetto un po' logoro, ovviamente non devo vivere in un loft per arredare una casa in stile industriale. Questo tipo di arredo non renderà l' ambiente freddo e sterile, ma anzi, la nostra bravura starà nel fatto di preservare l’aspetto del locale rendendo l’abitazione accogliente nonostante il ferro il vetro o le parati, come le chiamo io, "scorticate" .
In questo tipo di arredo i colori predominanti sono il bianco, il grigio, il marrone o il nero ed ovviamente il color acciaio o ferro battuto, e  il vetro
lo stile industriale si rafforza con gli accessori come tubolari, macchinari in disuso, macchine da scrivere, stufe in ghisa, sgabelli e scaffali in metallo.





























Finte immagini pinterest

Buona Settimana
Sara